Atlante della cultura camaldolese. Prototipo per un atlante della cultura mediolatina

Tavola rotonda

Firenze, Via Montebello 7
10 ottobre 2013, ore 15.00

A che serve la letteratura? A questa brutta domanda, tutti noi possiamo rispondere che la letteratura esprime identità e l’identità a cui subito si pensa è quella dell’autore e dei lettori che con lui instaurano un dialogo. Eppure, i testi sono anche decisi nella costruzione dell’identità dei luoghi. Per il Medioevo, il tempo in cui anonimato, pluralità delle redazioni dei testi, plurilinguismo hanno avuto così grande importanza, la capacità dei testi di costituire identità di luogo è decisiva. Un autore che scrive in un certo luogo e in un certo tempo, di quali testi poteva disporre? Un autore che si muove quali movimenti testuali provoca e con questi movimenti quale stile di scuola genera? Un testo in quali luoghi comincia a piacere? La risposta a domande come queste la storiografia le ha sempre poste, ma esse hanno richiesto anni di studi e ancora li richiederanno, ma la disponibilità di banche dati di autori, testi e manoscritti offre agli specialisti non la possibilità di costruire automaticamente risposte adeguate, ma la produzione di dossier informativi, che possono contribuire a stabilire il canone della ricerca. L’impiego nella ricerca scientifica di banche dati per rispondere a domande di geografia culturale è certamente agli inizi e si può essere scettici a proposito delle banche dati che pretendono di rispondere a domande che richiedono studi meticolosi e censimenti completi. Tuttavia la SISMEL ha voluto sperimentare su un territorio culturale definito (quello della cultura Camaldolese nei secoli XII-XVI), un prototipo di Atlante che sia effettivamente utile per la costruzione di un Atlante della cultura mediolatina. In una fase abbastanza avanzata dei lavori realizzati per questo, la tavola rotonda che coinvolge le persone che hanno effettivamente collaborato all’impresa, serve a fare il punto dei lavori.

Intervengono: Margherita Azzari, Paola Zamperlin, Irene Calloud, Francesco Lo Monaco, Emiliano Degl’Innocenti, Giovanni Fiesoli, Roberto Gamberini, Gabriella Pomaro, Lucia Pinelli, Francesco Santi.

Presiede: Agostino Paravini Bagliani.